Architetture fantastiche
e dove trovarle

Il grattacielo alto un miglio, la cupola che sovrasta Lower Manhattan, l’arco trionfale a forma di elefante:
alcuni degli edifici più impressionanti della storia dell’architettura non sono mai stati realizzati.
Mettere in discussione il modo comune di pensare, proporre ideali, cercare di rendere reale il futuro, tutto ciò ha reso questi progetti immortali.

Elefante Trionfale

Étienne-Louis Boullèe (1728 - 1799)

" Anche Emilie mi ha confermato quello che voi mi dicevate; ed in effetti Boullèe è per l'architettura quello che David è per la pittura [...].
Due altri progetti hanno attirato molto la mia attenzione lì da lui: la tomba di Newton e un cimitero. Dà a Newton una tomba per l'immensità, e come dipingerla ai nostri occhi? Innanzi tutto c'è il globo del mondo, dal momento che è stato proprio Newton che ha scoperto per primo il movimento, e, come sempre attravero quelle sue luci..."
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Campus Galli

Campus Galli:
dal progetto di San Gallo alla realtà

Campus Galli è una comunità monastica carolingia in costruzione a Meßkirch, Baden-Württemberg, Germania. Il progetto di costruzione prevede piani per la costruzione di un monastero secondo il Piano di San Gallo...
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Biblioteca Tianjin

La biblioteca di Tianjin e
il Cenotafio di Newton

È straordinaria. E aggettivo non è mai stato più calzante per descrivere la Tianjin Binhai Library, la biblioteca nuova di zecca appena inaugurata a Tianjin, nel nord-est della Cina. Cos’ha di tanto straordinario?...
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Champs-Élysées

Come sarebbero ora gli Champs-Èlysèes se al posto dell’Arco di Trionfo ci fosse l’edificio a forma di elefante di Ribart.

Nel 1758 l’architetto francese Charles-François Ribart de Chamoust propose di costruire un edificio a forma di pachiderma per celebrare la grandezza...
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Città futuristica

L’utopia è architettura

"Non voglio cominciare parlando di arte e utopia, perchè è un tema piuttosto crudo. E in fondo il rapporto tra arte e utopia è un rapporto paradossale: praticamente un rapporto di sempre e di mai. Voglio parlare piuttosto dell’utopia in generale..."
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